John (Italian Edition) by Karen Morgan

John (Italian Edition) by Karen Morgan

autore:Karen Morgan [Morgan, Karen]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-05-01T22:00:00+00:00


Erano le cinque e mezza quando io e Darry ci prendemmo una pausa dallo studio. Eravamo entrambi seduti a terra, sul morbido tappeto centrale, con due lattine di Coca-Cola portate da lui.

«Cavolo, siamo qui da un’ora e mezza e abbiamo a malapena scritto qualche riga» si lamentò bevendo.

«Credevi che scrivere una poesia fosse facile?»

Fece spallucce. «Come cavolo fanno gli scrittori?»

«Hanno delle muse.»

Annuì. «Quindi dovrei trovare la mia musa ispiratrice.»

«Se questo ti aiuterebbe, sì.» Mi alzai in piedi e buttai la mia lattina finita.

«Credo di averla trovata» replicò Darry quando tornai vicino a lui.

«Così velocemente?» scherzai.

Annuì. «La sto guardando negli occhi.»

Sbattei più volte le palpebre confusa. Mi scappò un risolino, ma l’espressione di Darry era seria e mi stava letteralmente studiando.

«Ehm… Darry, sono onorata, ma…»

«Che c’è di male?»

«Be’, di solito la musa è colei o colui per cui si prova un sentimento.»

Sbuffò. «Dipende dalla poesia che si vuole scrivere. E se non volessi parlare di amore? E se volessi trattare l’argomento dell’amicizia o della famiglia, in tal caso potrei pensare a mia madre.»

Rimasi in silenzio, valutando le sue parole. In effetti aveva ragione.

«Okay, rimangio quello che ho detto.» Alzai le mani in segno di scuse.

Rise. «Direi che ci serve una pausa» rispose.

«La stiamo già facendo.»

«Parlami della tua musa» replicò facendomi raddrizzare.

Lo guardai perplessa. «Chi ti dice che ho una musa?»

«Hai scritto più righe di me e probabilmente avresti portato a termine il tuo lavoro se non ti fossi fermata ad aiutarmi.»

Deglutii e guardai il mio foglio, scritto quasi per metà.

«Posso leggerlo?» mi chiese.

«Ehm…» Strinsi le labbra e tornai a guardare il pezzo di carta. Ingoiai a vuoto, poi mi rivolsi a Darry. «Preferirei di no, ti spiace?»

Portò le braccia indietro, appoggiandosi sulle mani contro il pavimento. «Deve essere qualcosa di intimo» mi incalzò con uno stupido sorrisetto.

Sorrisi anch’io. «Non ti dirò di chi si tratta.»

«Mi conosci ormai da un po’ e ancora non ti fidi?»

«Anche se ti conoscessi da cinque anni, non te ne parlerei.»

Fece un fischio e io risi scuotendo la testa. «Allora deve essere qualcosa di veramente importante» aggiunse.

Mi lasciai scappare un sorriso più dolce e riflettei quanto John fosse speciale per me. Già, la mia musa era lui e quello che avevamo, ma che non poteva esistere.

«È una lei o un lui?» mi chiese Darry.

Scoppiai a ridere dandogli uno colpetto sul ginocchio. «Un lui» confessai.

«È il tuo ragazzo? Non credevo lo avessi.»

Sospirai. «No, non lo è.»

«Uhm… Un amico con cui fai sesso?»

«No!» esclamai sgranando gli occhi.

«Be’ che c’è di male! Sai quanti fanno così?»

«Non faccio sesso con nessun amico.»

«Sei vergine?» mi chiese.

«Darry, ma cosa?!» Strabuzzai di nuovo gli occhi e lui scoppiò a ridere. Mi coprii il viso, per poi liberarlo. «Che domande mi fai?»

«Dai, scherzavo. Ma lo sei?»

«Non ti risponderò.»

«Andiamo, ormai hai stuzzicato la mia curiosità.»

«Passo alla domanda successiva.»

«Okay, hai mai fatto sesso?» ribattette.

«Puoi farmi una domanda che non sia basata sul sesso?»

«Okay, sei vergine.»

«Smettila!»

«Lo sei per forza, visto come ti vergogni e non vuoi parlare di…»

«Non lo sono, contento?» lo interruppi.

Sorrise divertito. «Okay. Adesso possiamo cambiare argomento.



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